Questo intervento paesaggistico è nato con l’obiettivo di ricucire il colle sul quale sorge il castello al tessuto urbano, riportando biodiversità e varietà cromatica in un’area in cui il verde si era uniformato nel tempo. L’incarico è arrivato dallo Studio di Architettura Di Dato-Meninno, vincitore del bando per la riqualificazione complessiva del colle. L’analisi preliminare ha evidenziato un impianto vegetale rigoroso e uniforme, ereditato dagli interventi urbanistici degli anni ’30. Questo ha reso necessario un approccio progettuale stratificato, capace di integrare elementi storici con nuove essenze in grado di arricchire il paesaggio senza alterarne l’identità.
L’ispirazione è venuta dalle colline del Collio, un tempo caratterizzate da filari di ciliegi, peri e meli antichi, utilizzati sia per la produzione agricola che per il loro valore estetico. Il nostro intervento ha ripreso questa tradizione, accostando alberi ornamentali, arbusti da fiore e graminacee, per donare un aspetto mutevole e stagionale al paesaggio. Il progetto ha previsto la piantumazione di querce e alberi da frutto, simboli della tradizione rurale del territorio, e l’inserimento di specie erbacee e graminacee che creano movimento e leggerezza. Il risultato è un giardino storico che cambia colore e carattere durante tutto l’anno, valorizzando il castello con un verde vivo e armonioso.
Castello di Gorizia, Gorizia, Friuli Venezia Giulia, Italia
Analisi paesaggistica, progettazione verde, selezione piante e realizzazione finale.
LaiValenti Srl + Studio di Architettura di Dato-Meninno
Gennaio 2013
Il progetto ha previsto un rinnovamento paesaggistico mirato, capace di integrare il patrimonio verde storico con nuove essenze in grado di arricchire l’estetica e la funzionalità del parco. Abbiamo lavorato per superare l’omogeneità cromatica e vegetale, sostituendo il verde uniforme con una composizione più variegata. Sono stati inseriti meli, peri e querce rosse, alberi che donano stagionalità e un forte impatto visivo. Gli arbusti da fiore, come rose e ortensie, aggiungono dinamismo, mentre le graminacee ornamentali creano texture e leggerezza. Il percorso progettuale è stato guidato dalla volontà di ricostruire il rapporto tra il castello e il paesaggio circostante, evitando di alterare l’identità storica del sito, con una distribuzione di elementi in grado di enfatizzare le prospettive e la fruibilità degli spazi verdi.
Il nuovo assetto paesaggistico del castello di Gorizia ha trasformato il parco in un ecosistema in continua evoluzione, che cambia tonalità e aspetto con il susseguirsi delle stagioni. In primavera, i Cercis siliquastrum e i Prunus cerasifera tingono il colle di rosa e bianco, evocando il passato agricolo della zona. In estate, le lavande e le verbenacee attirano farfalle e insetti impollinatori, contribuendo alla biodiversità. In autunno, le querce rosse e i Malus evereste dipingono il paesaggio con sfumature calde, mentre in inverno, le meline rosse persistenti donano colore anche nelle giornate più fredde. Questo intervento ha restituito identità e vitalità al castello, permettendo a cittadini e turisti di vivere il parco come un’esperienza multisensoriale.